EU: PRONTI NUOVI FINANZIAMENTI PER LA MOBILITÀ ELETTRICA NAZIONALE

 

Per favorire la mobilità sostenibile, grazie al bando dell’Eit Urban Mobility, sono in arrivo nuovi finanziamenti, messi a disposizione per le startup, le scale-up e le Pmi che potranno vedere finanziati i loro progetti di soluzioni innovative nel settore della mobilità urbana, per un massimo 100.000 euro. 

Si tratta di un’iniziativa dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia, che punta a una trasformazione della mobilità urbana, investendo nell’ecosistema imprenditoriale europeo, per promuovere il trasporto urbano intelligente, verde e integrato. Il focus della call è rivolto alla mobilità attiva, alla logistica urbana sostenibile, alla mobilità futura e al rapporto mobilità-energia. 

Le imprese devono aver già sviluppato e commercializzato con successo prodotti o servizi innovativi che in qualche modo ridisegnano la mobilità. Le soluzioni che scaturiranno dai progetti finanziati dovranno migliorare l’uso degli spazi urbani, garantendo una mobilità multimodale accessibile, conveniente, sicura, efficiente, sostenibile. Il bando prevede diverse scadenze per il 2021. 


Da qui al 2050, nel rispetto degli obiettivi stabiliti dall’Ue, la mobilità dovrà convertirsi alla piena neutralità climatica, diventando più smart, più efficiente e più verde; anche le regioni italiane, naturalmente, si adeguano e lavorano in tale direzione favorendo gli investimenti green, di cui beneficiano i cittadini, le imprese e anche le stesse pubbliche amministrazioni. La Valle d’Aosta, per esempio, offre la possibilità ai cittadini, agli enti locali e agli enti pubblici non economici dipendenti dalla Regione, di chiedere dei contributi a fondo perduto, per l’acquisto di nuovi veicoli, entro il 31 ottobre 2021, il cui importo varia a seconda del tipo di beneficiario e in relazione a un’eventuale rottamazione di veicoli. 


Il bando finanzia l’acquisto di alcune categorie di veicoli, in particolare: veicoli nuovi di fabbrica o usati, il cui valore non deve essere superiore ai 60mila euro e a bassa emissione di CO2, non superiori a 70 grammi per chilometro biciclette a pedalata assistita I contributi vanno a favore anche dell’acquisto dei dispositivi per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica (hoverboard, segway, monopattini, monowheel) dell’importo minimo di spesa pari a 250 euro e per l’installazione di stazioni di ricarica domestica. 

La Lombardia punta invece alle ricariche elettriche, investendo 5 milioni di euro che saranno disponibili da fine marzo – con un bando che sarà pubblicato sulla piattaforma bandi online della Regione Lombardia – per quelle amministrazioni pubbliche che incentiveranno la mobilità sostenibile attraverso la realizzazione di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici, favorendo così la riduzione ai minimi termini delle emissioni di gas e degli inquinanti come il PM10 e NOx, derivanti dalla circolazione dei veicoli privati e di quelli delle amministrazioni pubbliche. 


Il bando vedrà un finanziamento a fondo perduto fino al 100% delle spese e per un massimo di 200mila euro e riguarderà due linee di intervento: punti di ricarica per i veicoli elettrici dell’amministrazione pubblica punti di ricarica nelle aree pubbliche destinati al servizio pubblico di ricarica dei veicoli privati Saranno finanziabili l’acquisto e l’installazione di nuovi punti e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, inclusi quelli nautici da diporto (via lago e fiume); le attività di progettazione (fino al 10% dell’importo totale richiesto); le opere edili, infrastrutturali e gli interventi elettrici di allacciamento e adeguamento relativi alle installazioni. La ripresa post Covid si proietta sempre più verso il green, anche dal punto di vista della mobilità e quindi, mentre si tengono in fondamentale considerazione gli aspetti sanitari e, per esempio, le scuole chiudono o sono già chiuse e gli studenti sono in Dad, a livello centrale, il Ministero della Transizione ecologica, ex Ministero dell’Ambiente, guarda avanti e vaglia un concreto intervento per trasformare la circolazione dei mezzi di trasporto scolastico locale, migliorandone l’efficienza. 


Lo fa attraverso i fondi del decreto Scuolabus (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 311 del 16 dicembre 2020) che permette ai Comuni con un popolazione superiore ai 50mila abitanti, che hanno in corso delle procedure di infrazione comunitaria per la violazione dei parametri sulla qualità dell’aria, di spendere i 20 milioni di euro del decreto, entro il prossimo 15 aprile 2021, convertendo il trasporto scolastico locale in mezzi ibridi ed elettrici. 

I Comuni italiani possono beneficiare di questi fondi per varie fasi e interventi concreti: spese tecniche di progettazione, nel limite massimo di 65mila euro spese per l’acquisto di nuovi mezzi di trasporto ibridi o elettrici nel limite massimo di 1,1 milioni di euro spese per l’acquisto e la collocazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici nel limite massimo di 10mila euro e quelle per l’acquisto e la collocazione di pensiline per le fermate del servizio di trasporto scolastico nel limite massimo di 50mila euro spese per realizzare delle app per smartphone e tablet per l’organizzazione e il controllo del servizio di trasporto scolastico, entro i 10mila euro spese per attività di promozione del servizio di trasporto scolastico sostenibile per un massimo di 5mila euro spese per attività di monitoraggio ambientale consequenziale al servizio di trasporto scolastico sostenibile, per un importo massimo di 10mila euro

 

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