PARTE IL PROGETTO EUROPEO eNEURON PER LE ‘COMUNITÀ ENERGETICHE’!

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato 24 milioni di euro per il potenziamento di infrastrutture nel Sud Italia, ma non tutti i progetti proposti verranno approvati.
Recentemente l'avviso pubblico "Reti Intelligenti" del Mise (Ministero dello Sviluppo Economico) ha riscosso un grande successo. Infatti in questi giorni è stato chiuso lo sportello del bando Smart grid e sono stati registrati ben 35 progetti, con un totale di circa 224 milioni di euro di investimenti.
L'avviso è rivolto ai concessionari del servizio pubblico di distribuzione dell'energia elettrica operanti in Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Basilicata e prevede dei finanziamenti per attuare interventi di costruzione, adeguamento, efficientamento e potenziamento di infrastrutture necessare per la distribuzione e realizzazione di reti intelligenti (smart grid).
Lo scopo di questo progetto infatti è quello di aumentare la soglia di fabbisogno energetico coperto da energia proveniente da fonti rinnovabili.
In particolare, fra i 35 progetti proposti dalle varie Regioni vi sono:
Si tratta quindi di richieste che puntano ad ottenere un potenziamento tecnologico delle reti elettriche attraverso interventi innovativi e dimostrano un capillare coinvolgimento dei potenziali beneficiari.
Il Mise inoltre, al termine della procedura valutativa, pubblicherà una graduatoria attraverso la quale renderà noti quei progetti che sono stati ammessi e che quindi otterranno i finanziamenti.
Inoltre si pensa che la graduatoria sarà abbastanza "ristretta", poiché il bando smart grid, finanziato attraverso le risorse Pon imprese e competitività Fesr 2014-2020, prevede una soglia limitata delle stesse risorse, pari a 23.987.254,41 euro, le quali eventualmente possono essere ampliate in seguito.
Proprio perché le aziende che hanno partecipato al bando presentano una domanda complessiva che supera di 10 volte il valore delle risorse messe a disposizione, il Mise sarà costretto a "bocciare" parte di questi progetti e approvarne solo alcuni.
Tuttavia, se le risorse a disposizione dovessero in un secondo momento aumentare, non è da escludere che anche gli altri progetti possano essere approvati col tempo.
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