PARTE IL PROGETTO EUROPEO eNEURON PER LE ‘COMUNITÀ ENERGETICHE’!

L a rapida diffusione e i costi sempre più bassi delle tecnologie energetiche pulite: dal 2010 ad oggi, i prezzi delle nuove installazioni si sono ridotti del 70% per il solare e del 25% per l’eolico, mentre quelli delle batterie sono diminuiti del 40%.La crescente elettrificazione dei consumi energetici finali: nel 2016 la spesa dei consumatori per l’energia elettrica a livello mondiale ha quasi equiparato quella per i prodotti petroliferi. La transizione verso un mix energetico più pulito in Cina. E la resilienza dello shale gas e del tight oil negli Usa.
Ecco quali sono i quattro cambiamenti di vasta portata che stanno interessando il sistema energetico mondiale, e con i quali i governi e le compagnie oil&gas si devono oggi confrontare. Cambiamenti che rappresentano il contesto di riferimento del World Energy Outlook (Weo) 2017, il report dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), il quale conferma che questa trasformazione sta avvenendo in un momento storico in cui “la tradizionale distinzione tra produttore e consumatore di energia non è più così netta e un nuovo gruppo di importanti Paesi in via di sviluppo sta progressivamente assumendo un ruolo di primo piano”.
Il nuovo Outlook esamina in modo dettagliato come questi sviluppi si manifestano ed interagiscono, con particolare attenzione alle loro implicazioni sul gas naturale. Tutte dinamiche, fa notare il rapporto, che “aprono nuove prospettive per l'accesso a servizi energetici moderni, convenienti e sostenibili, ridefiniscono le risposte alle pressanti sfide ambientali di portata globale e implicano una rivalutazione ed un rafforzamento degli approcci in materia di sicurezza energetica”. L’Outlook descrive differenti direzioni lungo le quali il sistema energetico mondiale potrebbe muoversi da qui al 2040.
Tra questi, lo “scenario nuove politiche” delinea la traiettoria che il sistema energetico seguirebbe in base alle politiche esistenti e a quelle annunciate.
Nel contempo, il rapporto ipotizza anche uno “scenario sviluppo sostenibile”, in cui si prospetta un futuro energetico avveniristico all’interno del quale le fonti a basse emissioni di anidride carbonica raddoppiano la loro quota sul mix energetico nel 2040, e l’efficienza energetica in parallelo viene perseguita in tutti i modi possibili.
Nel contempo, la domanda di carbone si avvia verso un imminente declino e poco tempo dopo il consumo di petrolio raggiunge il suo picco più basso.
In questo scenario, il Weo descrive una generazione elettrica che ha quasi completato il suo processo di decarbonizzazione, dipendendo al 2040 da rinnovabili (oltre il 60%), nucleare (15%), così come dal contributo di sistemi di cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica (6%).
A fronte del ripiegamento di petrolio e carbone e dell’aumento massiccio delle rinnovabili, il rapporto conferma che “il gas diventa la singola fonte più importante nel mix energetico globale”. In realtà questo passaggio — osserva il Weo — non è solo auspicabile ma evidentemente necessario anche nello scenario attuale, visto il modo in cui il crescente fabbisogno energetico mondiale sta cambiando rispetto a quanto visto negli ultimi 25 anni: a tenere le redini del gioco sono ora il gas naturale, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica.
“In particolare, i miglioramenti nei livelli di efficienza energetica svolgono un ruolo di fondamentale importanza nel ridurre la pressione sulla produzione di energia — sottolinea ancora il rapporto — . In assenza di tali misure, l’aumento dei consumi energetici finali sarebbe più che doppio rispetto a quello previsto”.
L’auspicio del Weo è quindi che le fonti energetiche rinnovabili soddisfino buona parte della domanda primaria entro il 2040 e il loro esponenziale incremento nel settore elettrico sancisca la fine degli anni del boom del carbone. In questo senso, si spiega anche la corsa di molti Paesi ad investire nelle fonti rinnovabili.
Secondo il rapporto, la rapida diffusione di impianti fotovoltaici — guidata da Cina e India — porterà il solare a diventare la principale fonte low-carbon in termini di capacità al 2040, anno in cui la quota delle rinnovabili sul mix elettrico mondiale raggiunge il 40%. Nell’Ue, per quella data, le rinnovabili rappresenteranno l’80% della nuova capacità installata e l’eolico diventerà la fonte leader nella generazione elettrica subito dopo il 2030, grazie ad una forte crescita sia in onshore che offshore.
Infine, il rapporto sottolinea come i governi di tutto il mondo stiano continuando ad incentivare l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili, ricorrendo sempre di più al sistema delle aste piuttosto che a tariffe onnicomprensive (feed-in tariff), e la trasformazione del settore elettrico sia ulteriormente amplificata dagli investimenti diretti nella generazione distribuita, alimentata da solare fotovoltaico da parte di milioni di famiglie, comunità ed imprese. “La crescita delle rinnovabili non è solo confinata al solo settore elettrico — conclude il Weo — : a livello mondiale, il loro uso diretto raddoppia anche nella produzione di calore e nei trasporti, sebbene il livello di partenza sia più basso”.
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