E’ stato presentato al Ministero dello Sviluppo Economico il Fondo Nazionale per l’Efficienza Energetica che, come ha ricordato Davide Crippa, Sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega all’energia, è un importante strumento che dovrebbe assicurare l’avvio di interventi di efficienza energetica da parte di aziende e Pubblica Amministrazione, grazie all’eliminazione delle barriere finanziarie.
Obiettivo del Fondo, previsto dal Decreto legislativo n. 102 del 4 luglio 2014 per l'attuazione della direttiva UE sull'efficienza energetica e disciplinato dal decreto interministeriale 22 dicembre 2017, è quello di dare avvio a maggiori risorse private per la realizzazione di interventi di efficienza energetica da parte di imprese, ESCO e Pubblica Amministrazione su edifici, impianti e processi produttivi, integrando gli strumenti di incentivazione volti al raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica.
Il Fondo, ha sottolineato Crippa, rappresenta un’importante garanzia per gli investitori e muoverà investimenti, nel settore dell’efficienza energetica, per più di 1,7 miliardi di euro con le risorse già disponibili, rappresentando anche un driver per la creazione di nuovi posti di lavoro e con un effetto leva stimato di 5,5 miliardi di euro.
Il Fondo, di natura rotativa, prevede due sezioni:
La dotazione stimata del Fondo, al 31 dicembre 2020, è di 310 milioni di euro, di cui 185 già impegnati e potrà essere incrementata con versamenti volontari da parte di altre Amministrazioni centrali e regionali, Enti ed Organismi pubblici ed organizzazione no-profit.
Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima prevede il mantenimento del Fondo per il periodo 2021-2030 con una previsione di incremento della dotazione finanziaria di 80 milioni di euro l’anno.
Nel corso dell’incontro è stata presentata da Corrado Diotallevi, responsabile della Business Unit grandi investimenti e sviluppo di impresa Invitalia, anche la proposta di regole operative definite in collaborazione con il Mise.
La consultazione pubblica, a partire dalle regole operative presentate, proseguirà on line sul sito del Mise. Commenti e osservazioni vanno inviati entro il 25 gennaio.
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